la seducente luce blu è davvero dannosa per gli occhi?

Da un po’ di tempo si fa un gran parlare della “luce blu”; è una cosa che si è diffusa da quando usiamo più frequentemente computer, smartphone e in generale dispositivi con schermi luminosi. Il problema è piuttosto sentito, tanto che anche per chi ci vede bene, esistono degli occhiali non graduati fatti apposta: sono i cosiddetti “occhiali da computer” o “occhiali anti affaticamento”.

Cos’è la luce blu?
La luce è quella piccola parte dello spettro elettromagnetico visibile all’occhio umano, con lunghezze d’onda comprese tra 380 e 780 nanometri. A seconda della lunghezza d’onda ha colori diversi: più bassa per violetto e blu, più alta per giallo e rosso. La luce blu ha una lunghezza d’onda che va da 400 a 495 nanometri e insieme a quella violetta è la più vicina agli ultravioletti, che ben conosciamo e da cui ci proteggiamo con creme solari e occhiali da sole. Oltre che dal sole – da cui ci arriva luce di tutte le frequenze e per quello appare bianca – la luce blu è emessa dalle lampade a LED e dagli schermi elettronici.

Ma quindi la luce blu emessa dai dispositivi elettronici fa male agli occhi?
Il nostro organismo ha una protezione di base contro le lunghezze d’onda così elevate: alcuni pigmenti che si trovano nell’ occhio come la luteina, creano un vero e proprio filtro naturale. È un pigmento giallo appartenente alla famiglia dei carotenoidi, sostanze che danno alle piante il loro colore e agiscono come antiossidanti. Tra i cibi che lo contengono ci sono i tuorli d’uovo, la frutta e le piante o verdure a foglia di colore verde scuro, (spinaci e cavoli). Insieme alla zeaxantina, compone il pigmento giallo che si trova nella fovea – la parte della retina in cui si forma l’immagine osservata – e riduce l’intensità delle lunghezze d’onda dello spettro luminoso, responsabili del danno retinico, fino al 90%. In minore quantità si trova nel cristallino, dove ha la capacità di contrastare la cataratta. La luteina ha proprietà antiossidanti e protettive della vista, ma il nostro organismo non è in grado di sintetizzarla, per questo deve essere assunta tramite una dieta bilanciata. Invecchiando, l’assimilazione di questi pigmenti si riduce e di conseguenza anche il potere filtrante si riduce offrendo una minor difesa.

Sappiamo che il nostro corpo utilizza la luce per sincronizzare l’orologio biologico – il ritmo circadiano – che regola tra le tante cose anche l’alternarsi veglia-sonno. Riassumendo molto, possiamo dire che la luce blu alimenta la veglia, ed è per questo che guardare uno schermo prima di addormentarsi può, in alcuni soggetti, causare difficoltà a prendere sonno, cosa questa che si ripercuote sulla salute generale.


Il meccanismo della visione è sicuramente più complesso e la luce blu può essere solo una delle questioni da risolvere; se le lenti anti luce blu sono efficaci per schermarla, potrebbero non essere la risposta o non l’unica, all’affaticamento visivo. Il problema principale dei disturbi di affaticamento risente della vita moderna, in cui la visione da vicino – nello spazio che va dal braccio steso avvicinandosi fino alla posizione di lettura – è diventata predominante, mentre l’evoluzione ha privilegiato la visione per lontano. Tutto ciò sta portando ad una serie di adattamenti che il sistema visivo mette in atto per riuscire a “svolgere il compito che gli viene richiesto”. I sintomi sono affaticamento della vista, secchezza ed irritazione degli occhi, mal di testa, male al collo e un generale senso si stanchezza. Che si guardi uno schermo o si legga/studi un libro per ore non cambia il risultato, per questo si consiglia di fare pause frequenti e fissare un punto lontano: in periodo di pandemia si è diffusa la regola del 20-20-20 ovvero una pausa ogni 20 minuti, guardando per 20 secondi un’immagine che disti almeno 20 piedi -> 6 metri.

Gli occhiali da computer e gli occhiali da riposo non sono la stessa cosa: i cosiddetti occhiali da riposo, sono occhiali con lenti aventi una minima correzione, che non devono essere indossati sempre ma solo quando si svolge l’attività da vicino. Questi non vanno confusi con gli occhiali da lettura che invece correggono la presbiopia, ovvero la difficoltà di leggere nitidamente e si manifesta attorno ai 45 anni. Gli occhiali da riposo e gli occhiali da lettura possono essere realizzati anche con lenti anti luce blu.

Le lenti che filtrano la luce blu di ottima qualità appaiono bianche perché è il materiale di cui sono fatte che la blocca. Sono più efficaci dei trattamenti anti luce blu e filtrano anche i raggi UV; quelle più economiche e meno protettive, risultano decisamente più scure, con tonalità giallastra o giallo bruno.

Il consiglio è quello di parlarne con l’ottico per valutare quali siano le lenti ed i trattamenti più efficaci per il vostro caso.

lenti progressive si o no?

ottica stellina dandys

 

Sulle lenti progressive c’è molto interesse; da una parte il costo non indifferente rappresenta un piccolo investimento e richiama tanti “venditori”, dall’altro proprio per cercare di capire, si ascoltano le mille chiacchiere di esperienze dirette o riportate sul chi ce l’ha fatta e chi no.

Pensavo di scrivere un post molto completo, analizzando le domande che mi fanno i clienti poi ho pensato che no, inutile scrivere una guida frutto della mia esperienza e buttarla nel mare di internet. Allora chiarirò ogni dubbio a chi entrerà in negozio mentre qui mi limiterò ad alcuni consigli di carattere generale di cui potrete far tesoro.

Iniziamo col dire che le lenti progressive, per come le sappiamo costruire oggi, sono molto lontane dalla perfezione; piuttosto rappresentano un buon compromesso per chi ha bisogno degli occhiali da lontano e degli occhiali da vicino o per lettura. Se rientrate un questa categoria allora il discorso può interessarvi eccome.

Alcune semplici “regole”:

  • Gli occhiali con lenti progressive hanno bisogno di essere portati sempre, quindi se avete intenzione di indossarli soltanto nel momento del bisogno, bè forse questo tipo di lenti non fa per voi.
  • Al cervello serve un po’ di tempo per adattarsi alla visione che offrono queste lenti, quindi pazienza, non abbiate fretta ed aspettate almeno 15 giorni prima di trarre conclusioni. Nel frattempo, per chiarimenti e supporto ci siamo noi, quindi venite in negozio: farete domande che altri hanno già fatto prima di voi, ecco perché conosciamo le risposte.
  • La gradazione gioca un ruolo fondamentale nella scelta delle lenti progressive; potrebbero non essere le lenti più adatte a voi, al momento, su questo aspetto vi guiderà l’ottico.
  • Lo stile di vita e le richieste visive, sono importanti e non vanno sottovalutate per cui dobbiamo parlarne ed analizzare i pro ed i contro che la scelta delle lenti progressive comporterebbe.
  • Lo sviluppo delle lenti progressive continua da oltre 50 anni e la strada è ancora lunga. Le lenti più moderne – e più costose – hanno superato i difetti delle generazioni precedenti. Ovvero, non sono lenti su cui fare economia.
  • Se comprate una lente progressiva che costa poco avrete in cambio molto molto molto poco.
  • Per aiutarvi nella scelta delle lenti progressive serve un ottico che sappia il fatto suo ed abbia anni di esperienza; il fai da te qui non paga perché ci sono mille aspetti che non potete conoscere e valutare, così come non pagano le offerte al ribasso proposte dalle catene e da personale formato solo per vendere vendere vendere.

Le lenti progressive vanno cucite secondo le necessità visive personali, serve capire e confrontarsi con l’ottico che lo ricordo, è il tecnico. Insomma non sono un prodotto che si può acquistare dallo scaffale visto il ruolo che la visione ricopre nel nostro organismo.

Prego.

colorare lenti da vista già montate

20171021 ottica stellina campionario colore

 

Ricevo spesso telefonate da chi legge il mio precedente articolo sulla colorazione delle lenti da vista, per avere chiarimenti. Ne approfitto allora per aggiungere qualche informazione e completare così il quadro.

Se è vero che il processo di colorazione delle lenti oftalmiche è piuttosto semplice come lavorazione tecnica, bisogna specificare che viene eseguito prima di ogni altro trattamento. Questo significa che nella stragrande maggioranza dei casi, perché praticamente tutte le lenti oggi hanno almeno il trattamento indurente oppure il trattamento antiriflesso, non si riuscirà più a colorarle una volta montate sugli occhiali.  Non c’entra tanto il fatto che la lente sia sagomata – vi ricordo che “nasce” tonda – ma piuttosto perché ormai ingloba trattamenti per migliorare la visione, che però la rendono NON colorabile.

Insomma la decisione di colorare le lenti va preso al momento dell’ordine, facendosi consigliare dall’ottico su quali siano quelle possibili o più indicate.

Nella foto sopra un attuale (2017) campionario colori per lenti da vista infrangibili nuove, non ancora sagomate. A sinistra I classici colori: grigio marrone e verde, nelle tonalità più chiare in alto fino ad arrivare alle tonalità più scure verso il basso; nella pagina di destra invece sono racchiuse le nuove colorazioni in alto le specchiature, mentre nella parte bassa ci sono alcuni campioni di possibili, diverse, sfumature.

colorare le lenti da vista

 

otticastellina_fumo_bermuda

 

Riassumo per chi non vuole leggere tutto: si possono colorare le lenti da vista, proprio come fossero occhiali da sole. In particolare, nelle lenti infrangibili o di plastica che di si voglia non ci sono limiti, per cui si potrebbero ottenere tutti i colori, anche se alla fin fine quelli più indicati per favorire la visione sono i classici marrone, grigio fumo e grigio verde. La colorazione può essere su tutta la lente, ovvero una colorazione uniforme oppure più scura nella parte superiore e schiarisce verso il basso: ecco la lente sfumata.

Già da anni si possono realizzare lenti da vista colorate con le caratteristiche elencate prima, mentre oggi le più recenti tecnologie hanno permesso di ottenere nuove colorazioni adatte si alla vista ma anche belle da vedere, in una parola fashion, alla moda. La lente delle foto combina un classico grigio nella parte superiore con un blu cobalto nella parte bassa così da garantire una buona protezione dalla luce intensa. Questa colorazione è ancor più piacevole dal vivo che in fotografia ma già così si può apprezzare la gradevole tonalità.

Per essere più tecnico aggiungo anche l’analisi spettrografica, ovvero come questa lente filtra la luce, che porzioni dello spettro di luce visibile taglia e quale invece lascia passare.

20160408 spexan fumo+bermuda optovista

 

Dal grafico si vede come la lente tagli gli ultravioletti (lato sinistro del grafico) ed attui una buona riduzione filtrando circa l’80% dello spettro visibile. Interessante notare come questa particolare colorazione (ma anche altre sia chiaro) lasci passare invece le lunghezze d’onda sui 500 nanometri, zona in cui abbiamo la massima acuità visiva; ovvero attenua la luminosità ma permette un’ottima visione; proprio quello che serve ad una lente da vista.

Due parole sui prezzi: la colorazione uniforme o sfumata ad oggi costa 18€ ogni lente, mentre i colori particolari come quello della foto arrivano a 26€ sempre ogni lente. Quindi nonostante l’efficacia per la visione, le colorazioni sono piuttosto economiche: meglio così.

21-10-2017 Ho ampliato questo post con altre informazioni che potrete leggere qui.

occhiale rivoluzionario

 

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Eccolo, finalmente disponibile per tutti. Si tratta di un occhiale rivoluzionario a partire dalla montatura rossa; colore scelto con cura perché dopo studi molto approfonditi è emerso influenzi positivamente il carattere e permetta di avere una visione migliore della vita tutta. Ma la vera rivoluzione è il suo essere senza lenti! Semplice, non ce n’è bisogno. Si adatta perfettamente ad ogni tipo di ametropia o difetto visivo che dir si voglia: da lettura, da lontano o da lontano e vicino non fa differenza, va bene a tutti. Grazie all’assenza di lenti la visione non sarà in nessun modo alterata permettendo così un adattamento istantaneo, niente più capogiri o periodo di rodaggio: appena indossati saranno già perfetti.

Inutile ricordare che grazie a questi rivoluzionari occhiali si vedranno anche i colori e/o le loro sfumature e per alcuni sarà possibile anche la visione tridimensionale: i più sfortunati potranno sempre aiutarsi col tatto. Altro aspetto da non sottovalutare l’eliminazione della fastidiosa routine di pulizia delle lenti: queste saranno sempre pulite e senza graffi.

Davvero una rivoluzione ah dimenticavo… buon primo aprile.

Transitions XTRActive lenti fotocromatiche dinamiche

XTRActive – nuova lente fotocromatica nella famiglia Transitions con doppia attivazione!

É una tecnologia esclusiva, derivante da formule brevettate frutto di oltre 20 anni di ricerca e innovazione, e ciascuna formula è integrata nella superficie della lente. Quando le lenti Transitions® sono esposte alla luce UV, le molecole fotocromatiche presenti nella lente iniziano a cambiare struttura, ed è questa la reazione che provoca il progressivo scurimento delle lenti. Queste molecole si calibrano costantemente e gradualmente, in modo che solo la quantità di luce ottimale raggiunga l’occhio, in condizioni di luce intensa o di tempo nuvoloso, oppure negli ambienti chiusi. Come tutte le lenti fotocromatiche, si adattano automaticamente alla quantità di luce presente, e calibrano l’assorbimento così da garantire una visione confortevole senza abbagliamento.

molecole xtractive ottica stellina

Le lenti Transitions XTRActive hanno una doppia attivazione, da una parte i raggi UV, come per le Transitions Signature, e dall’altra anche la *quantità* di luce. Questo significa che diventano più scure; diventano scure come le lenti degli occhiali da sole: 90% alla temperatura di 23° ma 85% (!) di tinta a 35°. Sono quindi l’ideale per chi svolge attività all’aperto, o per chi vive o viaggia in luoghi con forte luminosità.  Inoltre, a differenza delle Signature, funzionano anche all’interno dell’auto. Il vetro di un parabrezza blocca oltre il 99% della luce UV, quindi la maggior parte delle lenti fotocromatiche non si scurisce in modo significativo in auto. Le lenti Transitions XTRActive contengono una speciale formula fotocromatica che reagisce sia alla luce UV, sia alla luce visibile con lunghezza d’onda corta, e sono quindi in grado di attivarsi in auto, fino ad un livello confortevole di tinta per la guida, dove raggiungono un assorbimento medio di circa 50%, a 27°, più che sufficiente in molte condizioni di illuminazione. Questo dato va però preso con le molle perché risente di molteplici fattori quali la forma, la trasmittanza e l’inclinazione del parabrezza dell’auto. Non bisogna dimenticare che il sistema visivo non è standard, per cui ad alcuni un’assorbimento del genere potrà essere più che sufficiente, mentre per altri risulterà poco efficace.

molecole xtractive attivazione ottica stellina

 

Quindi solo pregi senza difetti? La risposta è più si che no: alla sera, in ambienti interni, insomma con poca luce UV, non sono completamente bianche; rimane un’assorbimento del 15% (nelle Signature è il 10%), ma l’occhio umano fino al 20% non se ne accorge. Sono quindi un’ottima alternativa alle Signature per chi magari le ha già provate ma desidera una lente ancora più scura. Non esistono marroni, per ora sono disponibili solo in grigio, ma fu così anche per le Signature: prima solo grigio e poi arrivò il marrone.

Capitolo prezzi. A tutt’oggi le XTRActive costano più delle Signature. Se una Signature monofocale (solo per lontano), nei poteri più comuni, costa 80€ con il solo antigraffio, la nuova XTRActive ne costa 90: Nella versione con antigraffio e antiriflesso si sale fino a 118€ cadauna per le Signature, ma ne serviranno 146€ per una XTRActive. É probabile che col passare del tempo il prezzo della versione antiriflesso e antigraffio si allinei a quello delle Signature.

 

Transitions xtractive esperienza visiva

 

 

Riassumendo, le nuove lenti Transitions XTRActive:

  • Eccellente assorbimento (90-85% di tinta) all’aperto
  • Bloccano il 100% dei raggi UVA e UVB
  • Si attivano anche all’interno dell’automobile
  • Rapido ritorno allo stato chiaro
  • Si adattano alla maggior parte delle prescrizioni ottiche e montature
  • Sono adatte a ogni età, anche ai bambini

Queste nuove lenti esistono in una grande varietà di tipi e materiali, e sarebbe troppo lungo fornire qui tutte le possibili combinazioni. Come al solito per info più dettagliate venite in negozio oppure telefonate allo 051784345.

Vi aspetto.

Se vuoi le informazioni sulle lenti Transitions Signature, le trovi in questo post.

ottica stellina chiaro scuro