halloween e lenti a contatto

 

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Come ogni anno con l’avvicinarsi di Halloween ecco che ricominciano le richieste di lenti a contatto particolari, per completare un travestimento o migliorarne l’effetto. Ne esistono un po’ di tutte le fogge: bianche con la pupilla da rettile, oppure con spirali rosse e gialle, a ragnatela, a margherita, a cuoricino ok credo di aver reso l’idea.

Il succo è che sono sempre lenti a contatto e quindi anche se l’uso è occasionale, prima di poterle indossare bisogna eseguire controlli, verifiche, prove, come per le solite lenti a contatto. Quindi non è come acquistare un deodorante dallo scaffale, grazie e arrivederci. NO. Va rispettata tutta la trafila per cui il medico oculista concede il nulla osta all’applicazione di lenti a contatto, il contattologo (io) esegue le misure necessarie, stabilisce e verifica che tipo di lente a contatto sia più idonea; poi, sempre il contattologo, insegna a inserire e rimuovere le lenti a contatto. Quando il paziente ha acquisito l’indipendenza farà un periodo di prova che dura alcuni giorni e tornerà dal contattologo per altri controlli e verifiche: la lente ha un buon comportamento nell’occhio? il paziente ci vede bene? Se paziente e contattologo sono entrambi soddisfatti, siamo alla fine ed abbiamo travato la lente ideale. Altrimenti, si prova un altro tipo di lente fino ad arrivare quella che soddisfi entrambi.
Internet é piena di notizie circa esperienze drammatiche con questo tipo di lenti a contatto, ma anche se sarebbe facile prenderle ad esempio, credo si tratti di episodi molto sfortunati, probabilmente resi possibili da situazioni particolari. Non mi piace fare allarmismo, preferisco spiegare i rischi a cui si va incontro per ignoranza e leggerezza. Una volta informati diventa più semplice fare una scelta consapevole.

Questo bel pistolotto per far capire che “tanto le metto solo due ore” è un ragionamento che cozza contro tutto quello che vi ho raccontato e quindi anche quest’anno, non prenderò ordini per lenti da Halloween.

uso corretto delle lenti a contatto

20160713 ottica stellina lenti a contatto

 

Meglio ripetere come dicevano i latini, e quindi ecco una serie di consigli sull’uso corretto delle lenti a contatto. Una semplice lista, che copre ogni aspetto così da togliere tutti i dubbi 😉

Iniziamo dai liquidi di manutenzione

  • utilizza _sempre_ una soluzione fresca e non riutilizzare quella già adoperata in precedenza
  • rispetta la data di scadenza che è indicata sulla confezione
  • conservala in modo corretto in un locale fresco ed asciutto
  • sostituisci il portalenti quando inizi un nuovo flacone o una nuova confezione
  • non lavare l’astuccio parlalenti con acqua del rubinetto, ma sciacqualo con la soluzione

Proseguiamo con le lenti a contatto

  • lavati accuratamente la mani col sapone ed asciugale prima di manipolare le lenti a contatto. questo bisognerebbe scriverlo a caratteri cubitali se si pensa che più del 60% delle infezioni oculari sono causate da una chiamiamola cattiva igiene delle mani 🙁
  • utilizza le soluzioni più idonee che ti ha consigliato il tuo contattologo, e no, le soluzioni non sono tutte uguali! se vuoi risparmiare parlane al contattologo piuttosto che acquistare liquidi magari di vecchia concezione poco adatti ed efficaci con i nuovi materiali
  • se usi lenti giornalieri, buttale dopo ogni uso. se ne fai un uso frequente puoi risparmiare utilizzando lenti quindicinali o mensili. come sopra parlane al tuo contattologo, sono sicuro troverete insieme una soluzione
  • non indossare le lenti a contatto sotto la doccia, nel bagno in mare o piscina. lo so, lo so, ma è così punto.
  • non dormire con le lenti a meno che sempre lui, il tuo contattologo non ti abbia dato diversa disposizione
  • indossa le lenti _prima_ di truccarti e toglile _prima_ di struccarti
  • usale per il periodo indicato: non superare la scadenza
  • se hai fastidio, arrossamento o altri disturbi l’occhio non indossare le lenti ma parlane con il tuo contattologo e poi rivolgiti al medico oculista

Halloween e lenti a contatto

halloween zucca ottica stellina castenaso


Oggi si festeggia Halloween ed a molti viene il desiderio di completare il costume con lenti a contatto speciali: occhi da gatto, bianche, zombie, teschi, spirali di fuoco eccetera.
MEGLIO DI NO
Sono pur sempre lenti a contatto e per poterle indossare senza problemi bisogna seguire tutto l’iter insieme ad un contattologo. Inoltre serve tempo per eseguire i test di idoneità dei vostri occhietti alle lenti, oltre al periodo di adattamento prima di poterle indossare per ore.
Internet è piena di persone che hanno indossato le lenti senza essere seguite dallo specialista ed hanno avuto problemi anche seri. Quindi perché rischiare? Allungate le corna o la coda del vostro costume da diavolo o diavolessa ma lasciate perdere le lenti a contatto.
Se proprio pensate siano indispensabili, per quest’anno non c’è più in tempo ma per il prossimo siamo in largo anticipo: ce la dovremmo fare wink emoticon

Tintarella e lenti a contatto

 

otticastellinalacrimeartificiali

 

Tempo d’estate e l’esposizione al sole, al vento e la sabbia, possono risultare dannosi anche agli occhi. Nei luoghi con molto riverbero, come le spiagge, non è rara l’insorgenza di fenomeni infiammatori come un semplicemente arrossamento oppure leggere congiuntiviti.

Oltre all’esposizione ai raggi UV, anche le temperature elevate possono avere effetti nocivi sulla salute degli occhi, poiché contribuiscono a far evaporare la componente acquosa del film lacrimale. Aumenta così l’attrito nel movimento delle palpebre, con conseguente irritazione e arrossamento dell’occhio, senso di corpo estraneo, prurito e fastidio alla luce (fotofobia). Soffrono di questo disturbo, chiamato “occhio secco”, soprattutto i portatori di lenti a contatto, perché le lenti contribuiscono all’aumento dell’evaporazione delle lacrime.

Per aiutare i nostri occhi, soprattutto in spiaggia, ma anche davanti al computer nelle giornate di lavoro, è consigliabile l’uso di lacrime artificiali; ne bastano poche gocce con regolarità perché il film lacrimale resti integro per maggior tempo. Tra le più efficaci ci sono quelle a base di acido ialuronico, fornite in diverse concentrazioni; indicate anche per chi non porta le lenti a contatto, ma vuole garantirsi un maggior benessere oculare. Oggi esistono pratiche confezioni monodose, senza conservanti, richiudibili; occupano poco spazio e si possono portare dovunque.

cheratite e lenti a contatto: consigli per prevenire una pericolosa infezione.

cheratite

 

La praticità, unita alla visione migliore che offrono le lenti a contatto, ne ha permesso la grande diffusione, tanto da rappresentare la scelta quotidiana per milioni di persone.

Poiché le lenti sono a contatto con l’occhio, i rischi di infezioni sono sempre in agguato: una delle infezioni più comuni, ma non per questo banale, è la cheratite. Si tratta di un’infezione provocata da microbi o funghi o batteri che all’inizio provoca sintomi molto, troppo, simili a quelli della meno pericolosa congiuntivite: rossore, dolore o bruciore, fastidio alla luce, irritazione oculare. La differenza è che la congiuntivite è l’infiammazione della congiuntiva, una membrana trasparente ma vascolarizzata che ricopre il “bianco dell’occhio”. La cheratite invece è l’infiammazione della cornea, ovvero la lente esterna dell’occhio, da qui la sua pericolosità.

Se diagnosticata per tempo, la cheratite se ne va senza causare danni. Se invece si “aspetta che passi” e non la si cura, può aggredire la cornea causando cicatrici tali da impedire una corretta visione (nei casi più gravi può danneggiare irrimediabilmente l’intera cornea con la perdita della vista).

Ecco i consigli per una corretta manutenzione delle lenti a contatto:
• lavare bene la mani prima di indossare o rimuovere le lenti a contatto
• una volta rimosse le lenti, lavare e strofinare con cura, utilizzando la soluzione indicata dal contattologo (non sono tutte uguali e non vanno tutte bene)
• sciacquare anche il contenitore portalenti con la soluzione disinfettante
• sostituire il contenitore portalenti una volta al mese, oppure ogni volta che si inizia un nuovo flacone
• evitare il contatto con l’acqua (attenzione sotto la doccia)
• evitare assolutamente di dormire indossando le lenti a contatto

In presenza di irritazioni oculari è sempre bene rivolgersi al contattologo che saprà valutare, e nel caso indirizzare, al medico oculista.

lenti a contatto super intelligenti

google smart lac

 

 

In gennaio, Google ha comunicato che sta lavorando ad una lente a contatto in grado di misurare il livello di glucosio nei pazienti diabetici, analizzando il film lacrimale. Il sistema di misurazione sarà inglobato nella lente e “così piccolo da essere quasi invisibile”. Le lenti, ribattezzate “smart”, incorporano tra due starti di materiale comunemente usato per le lenti cosiddette morbide, un minuscolo chip wireless ed un sensore di glucosio. Si interfacceranno con una app del telefonino e dell’orologio, così da permettere al paziente di essere informato. Le statistiche dicono che 1 persona su 19 soffre di questa patologia; circa 382 milioni in tutto il mondo.

In luglio Novartis, industria farmaceutica che con la sua divisione Alcon produce lenti a contatto, e Google hanno stretto un accordo per fare diventare realtà queste lenti entro cinque anni. A dire il vero, le lenti a contatto sarebbero utilizzate anche per diagnosticare o monitorare anche altri tipi di malattie, ma non hanno specificato verso quali sarà indirizzata la ricerca. Molto interessante sapere che queste nuove e rivoluzionarie lenti a contatto, saranno in grado di correggere la presbiopia, ovvero la difficoltà di lettura ravvicinata che si manifesta sui 45 anni circa. Le lenti per vedere bene lontano e vicino esistono già ma quelle di Google dovrebbero fornire una correzione “in tempo reale”, qualsiasi cosa questo significhi.

Ho cercato di saperne di più, perché c’è molto interesse per nuove proposte di lenti a contatto multifocali, ma non ho trovato nient’altro e si possono fare solo ipotesi, o esprimere desideri. Chissà se Alcon fornirà la sua lente a contatto Aquacomfort Plus Multifocal, oppure se Google ha già studiato qualcosa di ottico ed elettronico. Aspetteremo con grande curiosità gli sviluppi.

tante idee, tanti spunti, tanta energia

Lo so, lo so da inizio anno la mia attività sul web è poca cosa, ma c’è un perché. Sapete quando le cose succedono e si innesca una reazione a catena, così che si creano idee e spunti per fare o anche per sognare. Dopo serve un po’ di tempo per tradurle in pratica e creare un prodotto, una soluzione ad un problema, o anche più semplicemente, per migliorare la qualità della vita di chi ha bisogno di un _qualcosa_ per vedere meglio; sia da lontano che nel lavoro, o studio, o sport, o, o, o… 😉

Nei prossimi giorni inizierò a raccontarvi tutte queste novità.

A presto, anzi prestissimo.

nella foto la Fonte Remonda che anticamente alimentava la Fontana del Nettuno in Piazza Maggiore a Bologna

fonte remonda bologna

buon ventiquattordici

ottica stellina auguri 2014 stelle

ARRIVEDERCI AL 7 GENNAIO

l’ottica stellina prende al volo l’occasione per farvi gli auguri di rito, perché il 2014 sia una roba niente meno che favolosa. come dice un caro amico “pensa in grande e raccogli la metà”. e allora oltre alla salute ed a qualche euro in più nelle tasche, speriamo di trovare, in ordine sparso, tantissimi fiori, profumati e colorati che abbelliscano le nostre vite. il bel tempo e sole caldo per quelli che w l’estate, e per gli altri, il meteo che preferiscono. speriamo che i giramondo possano togliersi parecchie voglie durante i prossimi dodici mesi, ma anche i pigri possano godersi le loro dimore. un pensiero agli amici motociclisti perché sia l’anno dei grandi raid o dei mille giretti o anche un po’ e un po’. chi riesce con la moto nuova chi non riesce, sarà per la prossima. a voi fashion victim diciamo solo due parole leopardo e pelle; ci siamo capiti. chi ama le foto ne possa scattare mille e mille tutte bellissime, o quasi.

insomma si può pensare che domani sia meglio di ieri? e se non è proprio domani, almeno dopodomani? noi diciamo che si, si può.

buon ventiquattordici a tutti, belli ma soprattutto brutti!

Non guardare ai decimi

stazione treni ottica stellina

 

La visione non funziona “in decimi”, sarebbe troppo riduttivo poterla esprimere con la banale misura di una sola, tra le tante attività che svolge. Questo è un credo piuttosto diffuso, e voglio fare un po’ di chiarezza per sfatare qualche luogo comune. Partiamo dal fatto che non servono dieci decimi (10/10) per vedere bene, anzi ne bastano meno, e spieghiamo allora cosa sono questi decimi e decimi. Diciamo che più decimi si riescono a vedere, e più dettagli si colgono in un’immagine. Esempio: io vedo lontano un albero pieno di foglie verdi. Tu vedi anche le singole foglie coi bordi ben delineati. Lei vede che tra le foglie volano felici due farfalline colorate. Per la maggior parte delle nostre necessità è sufficiente vedere l’albero, per altre serve vederne le foglie, per una minima percentuale servirebbe riuscire a distinguere anche le farfalline. A supporto di quanto detto, i requisiti per la patente auto sono 10/10 complessivi con 2/10 per l’occhio che vede meno eventualmente raggiungibile con qualsiasi correzione di lenti.

La visione è un processo articolato, formato dalla visione centrale, ovvero l’alta definizione che è l’abilità misurata in decimi, ma anche da tutte le informazioni che arrivano dal campo visivo periferico, e che compongono l’immagine. È questo uno dei motivi per cui, chi indossa lenti a contatto, afferma di vedere molto meglio rispetto agli occhiali; anche se in entrambi i casi, leggendo la tabella di lettere (ottotipo) si raggiungono gli stessi decimi. Dopodiché il cervello elabora queste informazioni e attingendo all’esperienza gli da un significato, la giusta dimensione, e le colloca nello spazio tridimensionale. Più la rappresentazione tridimensionale si avvicina a quella reale, più si è sincroni nel muoversi nello spazio. Se vi capita di arrivare un po’ in anticipo/ritardo sulla palla, giocando a tennis, potreste avere qualche problema di efficienza visiva 😉

Trascorriamo molto tempo della giornata, svolgendo attività che impegnano la visione ravvicinata (entro 60cm), mentre ci siamo evoluti per migliaia di anni privilegiando la visione da lontano, per cacciare o avvistare pericoli. Ecco che, negli ultimi 40 anni, la situazione si è capovolta ed il nostro sistema visivo spesso, proprio a causa dell’impegno prolungato, non è così efficace. Lavoro d’ufficio, studio, computer non sono di per sé dannosi alla vista, ma richiedono un costante dispendio di energie che alla lunga può stancare la “vista”.

L’optometrista, attraverso una serie di test, può stabilire se un sistema visivo sia o meno efficiente, ed utilizzare occhiali, oppure esercizi specifici per ripristinare la migliore condizione visiva. Immaginate la visione come un flusso: se scorre libero, il cervello spende poca energia per analizzarlo e memorizzare, ed anche lo studio o la capacità di ricordare quanto letto o ascoltato, diventerà più facile ed efficace.

Allora avete l’optometrista, io; il luogo, l’ottica stellina; un indirizzo, piazza marie curie 1 a castenaso ed anche un telefono 051784345. Cosa aspettate a sfruttarlo??

La visione alla guida

 

ottica stellina moto viaggio bmw

 

Oltre l’80% delle informazioni utilizzate al volante provengono dal canale visivo. La rapidità dell’elaborazione, determina la qualità della guida e la tendenza agli incidenti. Un sistema visivo efficiente è molto di più che leggere facilmente le lettere dei 10/10. Occorre avere anche una visione binoculare stabile, rapidità nella messa a fuoco ad ogni distanza, e movimenti oculari fluidi e precisi; non ultimo, mantenere alto il livello di attenzione. La visione non è un sistema passivo di riproduzione delle immagini, ma un processo attivo piuttosto elaborato e sfaccettato. Gli occhi infatti, durante la guida, raccolgono di continuo una quantità enorme di informazioni visive, le trasmettono al cervello, che le filtra scegliendo le più importanti e tralasciando quelle che, in quel momento, reputa meno rilevanti. Numerose ricerche condotte in questi ultimi anni, hanno esaminato le competenze visive cruciali ai fini della sicurezza alla guida. Eccone di seguito un sintetico elenco.

Sensibilità al contrasto Determina quale sia il minor contrasto che permetta di distinguere un oggetto dal suo sfondo e consente di valutare le prestazioni visive quando si guida in condizioni ambientali difficili come nebbia, buio o pioggia.

Visione binoculare È la capacità di elaborare un’immagine nitida e tridimensionale. Serve per valutare la velocità e la distanza dei veicoli che troviamo sul nostro percorso e prendere decisioni al riguardo.

Acuità visiva L’attitudine a percepire i dettagli e misura la dimensione minima con la quale si riesce a distinguere un oggetto. Per convenzione 10/10 rappresentano una buona acuità visiva, ma nei soggetti giovani è piuttosto comune arrivare anche a 16/10.

Senso cromatico Il saper riconoscere correttamente i colori che dal rosso arrivano al violetto, passando attraverso 250 sfumature. Il daltonismo, molto conosciuto, è solo una delle numerose anomalie, che alterano il senso cromatico. 

Abilità accomodativa Riuscire a mettere a fuoco rapidamente, oggetti posti a diverse distanze: segnali stradali, veicoli, cartelli come strumenti del cruscotto.

Percezione periferica Il percepire gli oggetti posti ai margini del campo visivo mentre si fissa, ad esempio la strada o il veicolo che precede.

Recupero dall’abbagliamento Superare velocemente un aumento rapido ed intenso della luminosità.

Alla luce di queste nuove conoscenze, i controlli periodici dei guidatori non dovrebbero limitarsi all’acutezza visiva ma, come indicato dalla normativa vigente, verificare anche gli altri aspetti della visione. Guidare significa interagire con l’ambientee se questi importanti aspetti della visione binoculare, sono efficienti e ben integrati fra loro, ne deriva una guida sicura in ogni condizione di tempo e illuminazione. Veniteci a trovare: valuteremo insieme la vostra efficienza visiva.